Lo abbiamo anticipato. E più passano le ore più la cosa prende forma. Cesare Prandelli è ad un passo dal ritorno alla Fiorentina. E’ stato scelto lui nel caso Iachini venisse esonerato. Decisione che, sembra essere già stata presa. Però c’è una partita di mezzo, quella contro il Parma. Non sappiamo se conterà ancora qualcosa, dal punto di vista delle possibili decisioni, questo lo capiremo soltanto domenica. La recente storia di Commisso, e i suoi comportamenti, non escludono però a priori che Iachini possa rimanere ancora in sella in caso di vittoria. Soltanto di vittoria. Anche se, nel caso in cui davvero la fiducia in Iachini fosse crollata totalmente, approfittare a prescindere dal risultato della sosta delle nazionali, potrebbe essere una cosa comunque ragionevole. Vedremo.
Ma torniamo alla notizia: Prandelli. Diciamolo subito, nel caso sarà un contratto di otto mesi. Nessuna parola inutile: traghettatore, scelta obbligata, salvatore della patria. E nessuna ipoteca sul futuro, come dice qualcuno: otto mesi e poi responsabile del settore giovanile, direttore tecnico. Non è così al momento. Magari lo sarà. Ma in un possibile accordo tra Commisso e Prandelli ci sarà soltanto una questione in ballo e contrattualmente scritta: allenare la Fiorentina. Poi, eventualmente, si deciderà se e come continuare. Ma nessuna promessa, nessuna richiesta, nessun accordo verbale. E, crediamo, sarebbe davvero la scelta più giusta.
Questi mesi serviranno innanzitutto per ricreare un bel clima, per costruire una Fiorentina migliore rispetto a quella vista fino ad oggi, e per cominciare a costruire (anche a livello dirigenziale dove le lacune non mancano) un assetto societario migliore. In vista, appunto, di traguardi e di obiettivi più allettanti. Nel calcio tutto viene mangiato e divorato in pochi giorni, figuriamoci in otto mesi. Adesso si pensa alla panchina, e basta. Infine l’aspetto tattico, se Prandelli sarà, si tornerà alla difesa a 4. E ad un 4-2-3-1 con diverse possibilità.
Prima, però, una cosa è giusta dirla e scriverla. Iachini, ad oggi, è ancora l’allenatore della Fiorentina. E merita rispetto, soprattutto umano, per aver svolto il proprio lavoro sempre con grande dedizione. Tra l’altro ottenendo il vero obiettivo per cui lo scorso anno era stato chiamato in viola: salvare la Fiorentina. Tutto il resto, è stato evidentemente un errore. Tenere un allenatore che non metteva d’accordo tutti in società. Che non era condiviso. Ormai è il segreto di pulcinella questo. Difficilmente, quando le storie cominciano così, il finale è diverso da quello di oggi. Ma dagli errori si impara. E Commisso merita di avere tempo, visto gli investimenti e la passione che ci sta mettendo.
Forza Viola, oggi piu’ che mai ! Serve tener lontano l’incubo prandelli!
S69 la nazionale la fanno i giocatori, molto ma molto MENO gli allenatori.
Mi dimenticavo, ha allenato dopo Valencia negli Emirati ed è stato esonerato anche dagli arabi!!!!
Al Genoa non fu confermato e sostituito da Andreazzoli!!! Non da Klopp.
Certo i programmi vanno fatti a lunga scadenza, ma con attori importanti di provate capacità.
Già è stato perso un anno e bruciato 70 mln per nulla con figure di infimo profilo tecnico come Prade’ e Iachini per i capricci di Commisso che si è divertito a giocare a fantacalcio, perseverare con altre dello stesso tenore tipo Prandelli mi sembra decisamente autocastrante.
DS e mister devono, se vogliono venire, essere di prima fascia, poi arrivano anche i giocatori!!
Groppone, Prandelli è l’ultimo ct ad aver portato la nazionale in una finale.
Per capirsi, dopo di lui, c’è passato l’allenatore oggi più pagato in serie A, con risultati scadenti.
Prandelli, che è uomo di campo, probabilmente scalpitava per allenare, quindi in questi anni, ha accettato panchine “sbagliate”. Nn ultima quella del Genoa che si salvò all’ultima giornata (più o meno come tutti gli allenatori del Genoa nell’ultimo lustro) contro di noi, se ricordi bene, ma li gli allenatori c’entrano poco, quello era il serbo fra le proprietà più ridicole della serie A.
Come ho detto 100 volte, con gli allenatori a termine, si va poco lontano.
Se si vuole Prandelli, facciamogli un poliennale e diamogli il tempo è la fiducia che servono per farci crescere.
Anche perché, il traghettatore, verso chi dovrebbe traghettarci ? Sarri ? Spalletti ??
Il gioco nn vale la candela
Prandelli NO…!!