La festa del Franchi in mezzo a diecimila persone sembra già un ricordo sbiadito, portato via da un anno che tutti vorremmo cancellare e non solo per vicende calcistiche. Nelle ultime settimane un alone di perplessità e scetticismo ha avvolto in parte il lavoro della dirigenza viola. La vicenda infrastrutture ha colpito duramente l'entusiasmo di Commisso e di conseguenza anche quello di alcuni supporters viola. "Il Presidente avrà ancora voglia di farci tornare grandi dopo le ultime batoste burocratiche?" la domanda di molti tifosi. Ma non si può avere sempre tutto e subito: un esempio? Vittorio Cecchi Gori sarà ricordato per sempre come il Presidente che ha fatto fallire la Fiorentina ma anche per colui che in nove anni ha portato tre trofei in riva all'Arno. Impresa successa raramente nella storia (almeno quella più recente) gigliata.

Ma andando ad analizzare i primi anni viola della famiglia Cecchi Gori, la situazione era tutt'altro che rosea. Al primo anno (1990/91), la prima viola di Cecchi Gori si classificò dodicesima (campionato a 18 squadre), l'anno successivo, medesima posizione. Nel 1993, al terzo anno alla guida del club, la Fiorentina della famiglia Cecchi Gori addirittura non riuscì a mantenere la categoria retrocedendo all'ultima giornata. Tre anni più tardi, due trofei in due mesi entrarono nella sempre più impolverata bacheca viola. Perchè se la pazienza è la virtù dei forti, il tempo a volte, sa essere anche galantuomo. E a buon intenditor...


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