Il soprintendente Andrea Pessina, è stato intervistato da La Repubblica. Nel corso della chiacchierata col giornale ha anche toccato il tema del rifacimento del Franchi e dei rapporti avuti con la Fiorentina sull'argomento: "Esaminerò il progetto nel dettaglio solo quando e se mi sarà richiesto dalla nostra Direzione generale, alla quale spetta ogni decisione. Credo che un giudizio equilibrato non possa non tener conto della relazione della Commissione ove si troveranno sicuramente molte risposte ai tanti dubbi che il progetto ha sollevato. Ma mi si permetta di dire che il vincolo sullo stadio di Nervi è la cosa di cui sarò sempre più orgoglioso. Risultato di una mobilitazione nazionale e internazionale. La sua demolizione sarebbe stata macchia gravissima sulla coscienza di Firenze. Capisco la delusione della Fiorentina, ma ciò che si chiedeva non era fattibile".

E ancora: "A volte ho l’impressione che piaccia immaginarmi come un signorotto bizzoso che boccia questo o quel progetto a suo piacimento, invece dietro le scelte c’è il lungo lavoro dei miei funzionari. Sarebbe interessante un giorno far vedere come sarebbe oggi Firenze se certi interventi non fossero stati da noi fermati".


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