Sette volte «bang» scivolando in ginocchio sull’erba, davvero con estrema goduria Piatek ha lanciato le sue pistolettate nell’aria – come le bombe della curva – per festeggiare con una sparatoria il ritorno al gol: l’ultimo aveva un’etichetta con la data quasi scaduta, 2 ottobre contro il Friburgo nella sfida che l’Hertha Berlino aveva perso 1-2. Anche quella volta Piatek non giocò una partita intera, ma solo metà.

Nella stagione tedesca, da segnalare poi solo un assist nell’incrocio contro il Borussia M’gladbach, insomma prima l’infortunio al malleolo, poi molta panchina e poche soddisfazione. La Fiorentina si è inserita al momento giusto e ha colto l’attimo fuggente per chiudere una trattativa lampo in modo addirittura insperato (prestito gratuito e diritto di riscatto a 15 milioni). Piatek sapeva bene che Pradè aveva cercato di portarlo a Firenze anche un anno fa e certamente questo ha contribuito a fargli scegliere Firenze rinunciando alle offerte di Genoa e Torino, più i maggiori club turchi. A riportarlo è La Nazione.


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