Comunque vada sarà... tregua, a tempo però. Che il clima tra Stefano Pioli e la dirigenza gigliata non sia più idilliaco lo abbiamo capito ampiamente dalle ultime uscite del tecnico e dalla bacchettata di ieri del presidente esecutivo Cognigni. In ogni caso, al primo posto è stata messa la sfida di ritorno in Coppa Italia con l'Atalanta, appuntamento da preparare e su cui puntare al massimo per salvare la stagione. Questo è l'interesse primario che la nostra redazione ha raccolto dal fronte del tecnico e che, chissà che non possa anche cambiare qualche scenario.

Di certo Pioli, sia dopo Cagliari che ieri al Trofeo Maestrelli, ha stemperato un po' i toni e ha cercato una sorta di marcia indietro rispetto ai discorsi sul futuro. I panni sporchi però oltre che in casa sono stati lavati anche un po' al di fuori delle proprie mura, perché Cognigni ha parlato apertamente di "parole poco logiche", mostrandosi non proprio sulla stessa linea del tecnico. Ma in ogni caso, come detto, la guida della Fiorentina sarà lui fino al termine della stagione. Poi, specialmente dopo la fine dell'avventura in Coppa (ci auguriamo dopo la finale del 15 maggio dunque) le parti si metteranno ad un tavolo: l'esito non è così scontato, i tempi e la fiducia per poter proseguire il rapporto, dal fronte dell'allenatore, ci sono ancora. Ma di certo, a stagione chiusa (almeno a livello di obiettivi raggiungibili) si scatenerà una bella bagarre. In ballo le prospettive della panchina viola e di conseguenza anche quelle del futuro sportivo della Fiorentina.

 

 


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