Pioli sarà allontanato? A meno di clamorose novità no, perché in società che chi spinge ancora per un’ultima chance: contro il Bologna. Però le parole del dopo Cagliari, comunque la si pensi, hanno pesato come macigni in questa situazione. Anche sulla squadra, anche sul gruppo. Conferma arrivata anche dalle dichiarazioni ieri di capitan Pezzella. Già in Sardegna, Pioli, arrivò vicino all’addio. E forse, a ritroso, la scelta sarebbe stata giusta. Non perché l’allenatore della Fiorentina sia colpevole di tutto (è soltanto l’ultimo di una serie di tecnici che, con la proprietà gigliata, ad un certo punto ha avuto contrasti), ma soltanto perché nel calcio funziona così. Si arriva a dei momenti chiave, dove occorre far saltare il banco e provare a salvare il salvabile. Come, in questo caso, una semifinale di Coppa Italia ancora in ballo. Arrivarci così, con l’encefalogramma piatto e con questo allenatore in panchina porterebbe ad un esito quasi scontato. Cambiando, chissà. Questo il ragionamento fatto, in queste ore, all’interno della proprietà gigliata.

Ma chi potrebbe arrivare al suo posto? Se Pioli sarà esonerato dopo il Bologna, prende incredibilmente corpo l’ipotesi di un ritorno clamoroso: quello di Vincenzo Montella. Ieri era a San Siro, per osservare Inter-Atalanta, e lui tornerebbe volentieri a Firenze. Anche perché, dopo il suo tumultuoso addio, è stato un dei pochi a chiarirsi con la proprietà gigliata. Accadde a Capri, in barca. Lui e Diego Della Valle. Finì con sorrisi e strette di mano, un incontro casuale, ma importante. Ecco che, dopo le avventure andate male con Milan e Siviglia, l’Aeroplanino potrebbe ricominciare da una piazza intermedia, che magari conosce già, come Firenze. A ieri sera però, nonostante mille voci, una proposta ufficiale non era ancora arrivata. Vedremo. E poi c’è Donadoni, che Corvino conosce molto bene. De Biasi, Reja, ma anche la scelta interna: Bigica. Pista che però appare meno percorribile. O un ‘colpo’ a sorpresa, che ci dicono i dirigenti viola avrebbero in serbo già da qualche settimana. Con un solo obiettivo: cercare di arrivare ad Atalanta-Fiorentina nel miglior modo possibile. Un tecnico di polso, di carattere, che scuota uno spogliatoio in difficoltà caratteriale e di gioco. E, magari, uno che conosca già la piazza.

L’alternativa immediata? Tutti in ritiro, a tempo indeterminato, a partire da domani. Lontani da Firenze e da una piazza mai arrabbiata e delusa come adesso. Aspettando il derby dell’Appennino, che a quel punto diventerebbe davvero decisivo per l’ex tecnico rossoblu.

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