L'ex allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha toccato anche il tema della morte di Davide Astori che ha dovuto affrontare in prima persona.

“Sono un allenatore che impronta tutta la sua gestione sul confronto e sul dialogo coi giocatori - ha dichiarato - Quella tragedia mi ha fatto capire che i calciatori sono anzitutto uomini. Sono dovuto entrare nelle loro teste. A uno a uno ho dovuto raccontargli che il medico, alle 9 del mattino, mi aveva detto che Davide non c’era più. Ho passato tutti i mesi successivi ad aiutarli a elaborare quella scomparsa. In certi momenti devi andare in profondità. Conta la tecnica, conta la tattica, ma è ancora più importante la componente mentale”.

E poi ha aggiunto: “Nel 1998 ebbi un arresto cardiaco in campo, dopo uno scontro di gioco. Non ricordo nulla dell’episodio e non ebbi il coraggio di riguardare le immagini, se non molti mesi dopo".


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