Un particolare tattico, relativo alla sfida d'andata di Coppa Italia e alla marcatura di Vitor Hugo su Ilicic e poi il retroscena legato all'idea di lasciare dopo la morte di Astori, nel racconto di Pioli a Radio Bruno: "E' successo tutto nei primi 20 minuti di partita, su una ripartenza Ilicic è stato bravo a saltare Hugo. Si parla di un giocatore difficile da affrontare nell'uno contro uno, ho aspettato fine primo tempo perché nel corso di una partita non è facile cambiare determinati ruoli e compiti in campo. Incontri con la stampa? Non mi è stato più richiesto, a me piace parlare di calcio e spiegare quello che facciamo e prepariamo per cercare di vincere le partite. Più la gente e gli addetti ai lavori capiscono come si prepara una partita e più i giudizi sono attendibili. Io so come preparo le gare e cosa chiedo alla squadra, per cui poi so giudicare e valutare le prestazioni di conseguenza. Troppe volte le pagelle sono condizionate da singoli episodi. Tra l'altro all'interno dello staff diamo anche noi dei voti, che rimane a noi e non viene comunicata al calciatore. Per me allenare non ha fatto molta differenza tra Milano, Roma, Firenze, cerco di fare il meglio senza farmi condizionare dall'ambiente esterno. Allenare all'estero? E' un'esperienza che mi piacerebbe, per allenare in Inghilterra dovrei studiare molto per esempio, so meglio il francese. Il pensiero di staccare dopo Astori? Per fortuna ci ho pensato poco, la simbiosi che si è creata nel gruppo mi ha fatto pensare ad altro".


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