Un'ora abbondante in campo, qualche tentativo di doppio passo, qualche pallone velenoso e un autopalo (con fallo) procurato: la partita di ieri di Marko Pjaca è stata questa. E il fatto che tutto sommato sia stata una delle meno negative la dice lunga, perché il croato non riesce proprio a incidere, a determinare per la Fiorentina, a tornare se stesso. La società viola aveva scommesso su di lui e puntato forte ma fin qui sta purtroppo pagando e basta, senza passare dalla cassa. "Mi ha chiesto il cambio perché non ne aveva più", la spiegazione di Pioli, da cui sorge un dilemma ancor peggiore: ma come può reggere appena un'ora un calciatore che si allena ormai da tre mesi con il resto della squadra, nonostante il Mondiale? Un mistero quello del croato, non più solo sul piano tecnico a questo punto. A gennaio verosimilmente la Fiorentina cercherà qualche calciatore per il reparto offensivo, ripensando alla posizione dell'esterno, non per renderlo anticipatamente alla Juve magari (questa resta ipotesi ancora surreale) ma per defilarlo dai riflettori, che lo identificavano come l'uomo del salto di qualità. E pensare che a fine mercato, la preoccupazione era quella di come fare a riscattarlo a 22 milioni di euro...


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