A Firenze ci stiamo dannando un po' tutti per il mancato apporto di Marko Pjaca finora: un rendimento al di sotto delle aspettative nonostante un impiego piuttosto costante, dopo i primi spezzoni nei finali di gara. Un calciatore che ricorda un po' il primo Josip Ilicic, anche lui giunto con grande entusiasmo (se pur in una campagna acquisti dove non era certo stato IL colpo dell'estate come nel caso del croato) e fuori causa i primi mesi. Lì ci fu un problema alla caviglia che lo infastidì più del previsto, nel caso di Pjaca invece l'angustia fisica è legata al passato ma evidentemente ancora non risolta del tutto. Il talento e il ruolo sono molto simili, la nazionalità quasi: alla Fiorentina serve un finale della storia che ripercorra però le tappe dell'ex numero 72, che dopo le difficoltà e i fischi riuscì ad imporsi e a sprigionare il suo talento. Ci volle un anno e mezzo quasi: Pjaca di tempo ne ha molto meno perché è in prestito per ora ma il precedente può consolarlo, che se le cose non vanno da subito per il verso giusto, non è detto che prima o poi non ci sia un'inversione di marcia.


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