Ormai vedere Daniele Pradè comparire mestamente ai microfoni viola nel post partita è diventata una (triste) consuetudine, specialmente quando la Fiorentina gioca in trasferta. Stavolta però il ds viola ci ha aggiunto anche il carico dell'incaz***ura: un sentimento comprensibile e sicuramente sposato da gran parte (per non dire la totalità) dell'ambiente. Peccato che tutte queste considerazioni servano a poco nel post gara e siano solo magrissima consolazione. E con chi adirarsi dopotutto quando la stagione parte con le premesse con cui è partita questa (cioè il dissidio sulla scelta dell'allenatore, caduta poi su uno Iachini che il suo l'aveva già ampiamente fatto salvando la squadra), se non con se stessi?

Ci dovremmo sorprendere del trend in netto calo di due calciatori come Milenkovic e Pezzella, il primo restio al rinnovo del contratto, il secondo attento alle sorti di Milanello fino all'ultima ora del mercato estivo? D'altra parte la fascia di capitano quest'anno è toccata anche ad un Federico Chiesa ormai più vestito di bianconero che di viola, quindi vale tutto.

Dovrebbe essere strano il non poter contare stabilmente su un giocatore come Ribery, delizioso a (brevi) tratti, malconcio fisicamente per tratti molto più lunghi? Ha pur sempre 38 anni (meno un mese), provateci voi a tirare la carretta in Serie A senza la benché minima alternativa e dovendo fungere non da ciliegina ma da unico valore tecnico a cui aggrapparsi.

E che dire di Kokorin? Ieri ha giocato un'altra ventina di minuti, con i venti contro l'Inter siamo quasi ad un tempo. In un mese. Ma d'altronde per uno che da ottobre 2018 (DUEMILADICIOTTO) ad oggi ha giocato 20 spezzoni di partita per tutte le vicissitudini accadute fuori campo, cosa si vuol pretendere? Che sia un giocatore pronto? Giusto un visionario lo potrebbe pensare, dichiarare o confermare.

Ah, in panchina ieri c'era anche Callejon. Josè Maria Callejon, quello che a Napoli era un grande interprete del tridente offensivo. Un qualcosa che alla Fiorentina è "impensabile", perché "la squadra perde equilibri" (ma nel frattempo perde anche le partite). Per lui non c'è spazio neanche da quinto sostituto, neanche per cercare la rimonta disperata. Ma d'altronde è stato preso per sostituire Chiesa, per giocare in un modulo a cui non si sarebbe mai potuto adattare anche per motivi anagrafici.

Pradè fa anche bene ad essere incaz**to, il problema è che tutto quanto sta accadendo non dovrebbe sorprenderlo.


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