Da Benevento a Benevento. Cesare Prandelli è tornato sulla panchina della Fiorentina proprio nella gara d’andata di questo campionato contro il Benevento. Dopo il pareggio soporifero per 0 a 0 contro il Parma nella gara d'andata, Iachini fece le valigie, e al suo posto il popolo viola accolse in pompa magna il ritorno dell'allenatore più amato dell'era Della Valle.

Dopo ben 19 partite, Prandelli si ritrova oggi al classico giro di boa, e purtroppo il suo apporto a questa squadra è stato ben al di sotto delle aspettative. Già dall'esordio proprio contro i sanniti al Franchi si intuiva che le cose non sarebbero cambiate più di tanto. E infatti anche la sua Fiorentina ha continuato a zoppicare, così come quella del suo predecessore in panchina. Per ultimo l'ennesimo pareggio contro i ducali. Dopo la noia della partita a reti bianche dell'andata, domenica scorsa il pirotecnico 3 a 3 ha fatto svenare tifosi e addetti ai lavori (Pradè per esempio).

Inutile guardare al passato, quello recente, nè tanto meno quello più remoto, molto più glorioso per la squadra in maglia viola. Conta il presente, i numeri, la classifica. Servono i tre punti per scrollarsi di dosso una zona delicata della classifica che rischia di risucchiare la Fiorentina in un finale di stagione spiacevole. Serve la vittoria anche per le statistiche del Prandelli 2.0. Finora il tecnico di Orzinuovi ha registrato una percentuale di successi del 21% (4 vittorie su 19),
meno della metà della sua precedente esperienza con i viola in Serie A (50.5%, 96 su 190).


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