Il presidente del Museo Fiorentina David Bini ha parlato a Lady Radio, commentando i motivi del comunicato uscito in mattinata (LEGGI QUI): "Il tono è pacato perché non vogliamo creare polemiche con le istituzioni, essendo noi stessi una di tipo culturale e sportivo. Con qualsiasi ente pubblico siamo a disposizione, ma premesso questo intendo dire che l’associazione è stata fondata 11 anni fa da volontari, dandole un rilievo nazionale e anche oltre, come ci è stato riconosciuto: diffondiamo la storia della Fiorentina e dello sport, abbiamo ricevuto riconoscimenti e patrocini da tutte le associazioni del calcio. Detto ciò, ci sono state numerose dichiarazioni del sindaco di Firenze già da fine gennaio, ventilando l’inserimento di Museo Fiorentina nel progetto di ristrutturazione del Franchi, e tutto può essere, ma noi non siamo stati contattati. Si è reso necessario fare il comunicato dopo che la notizia è stata ribattuta anche da testate nazionale: siamo stati costretti ad una semplice precisazione che non entra nel merito della scelta ma informa solo che non ne sappiamo niente. Non siamo stati ascoltati, e non abbiamo alcun elemento. Noi nasciamo per valorizzare, scoprire e tramandare alle future generazioni tutto ciò che riguarda la Fiorentina nella storia del calcio: siamo ovviamente in stretti rapporti con la società e facciamo tutto in piena condivisione. Sono convinto che troveremo una nuova casa al museo e sarà la migliore possibile, quella giusta per tramandare la storia sportiva della squadra che ha rappresentato Firenze. Il nostro primo obiettivo sono i 100 anni della società, e quando succederà anche qui la troveremo in accordo con la società".


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