Qual è il vero Giovanni Simeone? Quello da doppia cifra del primo anno, o quello inconcludente e in confusione del secondo? Una questione a cui i tifosi viola non davano importanza, almeno fino a questi ultimi giorni. Quando, quasi in modo inaspettato, si è prospettata sempre più concretamente l'ipotesi che il Cholito possa rimanere. Non solo, ma che possa essere anche il punto di riferimento dell'attacco della Fiorentina. Un ragionamento che nasce per esclusione, considerando che sono sfumate quasi subito le piste Inglese, Pavoletti e Cutrone. Insomma, al momento la priorità di Pradè sembra essere il centrocampo e l'impressione è che, se si deve fare uno sforzo, allora sarà in quel ruolo. Per quanto riguarda l'attacco, sicuramente arriveranno degli acquisti per rinforzare il reparto. Ma ciò non significa che Simeone verrà ceduto, anche perché al momento il Cholito ha veramente poco mercato. Nel caso rimanga, sarà compito di Montella metterlo nelle condizioni di rendere meglio, magari non isolandolo e facendogli fare reparto da solo come accadeva con Pioli. Di certo l'argentino non ha le capacità di fare tutto ciò, ma potrebbe rendere meglio con un compagno di reparto che lo supporti. Per dimostrare che i 14 gol segnati nella sua prima stagione in maglia viola, non sono stati un caso. E che il Simeone dell'anno scorso era solo una bruttissima copia di quello vero.


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