Il regolamento parla chiaro: giocare la palla con le mani in area di rigore comporta l'assegnazione di un penalty. Non importa se la sfera stia andando verso la porta o verso la linea di centrocampo: la direzione non conta, la discriminante è l'uso di braccia e mani.

Altro è decidere se la mano è vicino al corpo oppure no. In entrambi i rigori dati nell'ultima partita della Fiorentina, quella col Sassuolo, il braccio di Dodô e quello di Tressoldi era a mezz'aria e nessuno dei due lo stava tirando indietro per toglierlo dalla traiettoria della palla. Quindi la conclusione è semplice: rigore.

Questo è quello che dice il regolamento, tutte le altre cose dette in queste ore per criticare l'assegnazione del tiro dal dischetto ai viola sono solo "bischerate".

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