Era il 16 febbraio del 2017, precisamente quattro ani fa, quando la Fiorentina affrontava l'ultima trasferta europea. Al Borussia-Park in Germania si giocava l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra Borussia Moenchengladbach e Fiorentina. Partita bella, viva, calda. Sugli spalti la sfida era anche tra le due tifoserie, con un grande seguito di fiorentini al seguito della squadra viola in terra tedesca. A deciderla fu la magia su punizione di Bernardeschi, 0-1 e grossa ipoteca sul passaggio agli ottavi. Da ricordare anche una delle migliori partite di capitan Davide Astori. Fu l'ultima vittoria e l'ultima gioia europea per una squadra soltanto lontana parente di quella di oggi. Al ritorno fu un bagno di sangue: dopo essersi portata sul 2-0 il crollo e la rimonta del Borussia. Finì 2-4. Fiorentina fuori, per l'ultima volta ad oggi, dai giochi europei.

Una sfida quella contro il Borussia Moenchengladbach che in molti ricordano come lo spartiacque della storia recente viola, tra quella che fu una Fiorentina che tornò per qualche anno ad essere tra le protagoniste in Europa e in Italia e quella che tuttora è la squadra viola, aggrappata ai bassifondi della classifica di Serie A. Effettivamente dopo l'eliminazione contro i tedeschi, per una Fiorentina reduce da tre quarti posti e un quinto posto in campionato (con annesse qualificazioni in Europa), cominciò il declino: due ottavi posti, un sedicesimo e un decimo posto, quest'anno non sembra andare meglio.

Intanto le cose sono cambiate, almeno a livello societario. Sul campo i risultati non sono quelli aspettati, fuori invece i cambiamenti sembrano cominciare a intravedersi. A Firenze la speranza è ancora tanta. Come scrisse il fiorentino Dante, nell'ultimo verso della sua Divina Commedia: E quindi uscimmo a riveder le stelle. 

 


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