La partita storica che raccontiamo oggi non rappresenta certamente un bel ricordo dal punto di vista del risultato. E' tuttavia importante ricordarla per evidenziare ancora una volta quanto varie decisioni che furono prese, dentro e fuori dal campo, abbiano danneggiato la Fiorentina. Stiamo parlando della finale di Coppa Uefa 1990, viola contro Juventus. All'andata i bianconeri vincono 3-1: a Golia risponde Buso, poi segna Casiraghi al termine di un'azione iniziata con un fallo netto su Pin. Nel finale De Agostini approfitta di una papera di Landucci per segnare il definitivo 3 a 1. La vittoria è ipotecata, ma le flebili speranze della Fiorentina vengono completamente affossate ancor prima di giocare il ritorno. Si decide infatti, a causa delle intemperanze dei tifosi viola, di far tenere la gara nello stadio di Avellino, da sempre "feudo" bianconero. Inoltre, a destabilizzare l'ambiente ci sono le voci che danno Roberto Baggio a un passo dalla Juventus (e infatti l'operazione viene ufficializzata il giorno dopo la finale). Tutto ciò porta inevitabilmente a una partita spenta, in cui la Fiorentina prova a malapena a ribaltare i giochi senza riuscirci, complice anche un'opaca prestazione dello stesso Baggio. Il match finisce 0-0 e la Juventus alza al cielo la Coppa Uefa. Ma per la Fiorentina quella finale resta ancora oggi un grande rimpianto, alimentato dalla consapevolezza che la sconfitta fu tutto tranne che una "colpa" della squadra viola.



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