Sarà un inizio di 2022 buono, almeno sulla carta per la Fiorentina, dal punto di vista del calendario, degli incroci. Il calendario metterà gli uomini di Italiano davanti a Udinese, Torino, Genoa e Cagliari. Quattro avversarie che i viola hanno già battuto nel girone di andata: quattro vittorie, piene e meritate.

La prima sarà l’Udinese, che con i suoi venti punti in classifica ha una posizione abbastanza tranquilla, ma non può permettersi distrazioni. Ventisei reti realizzate e ventotto subite, contro i trentaquattro gol fatti dei viola e i venticinque subiti.

Nel bel mezzo a questo poker di gare ci sarà il mercato, con un Ikoné già in più (uno che farà parlare di sé), con un Amrabat, un Benassi, un Callejon e un Kokorin sul mercato. In entrata non sono esclusi colpi a sorpresa, come il vice Vlahovic ad esempio, ma anche un terzino. Pradè e la società, che lavorano fianco a fianco con Italiano, sanno già dove intervenire e anche cosa fare in ottica futura. Se le occasioni capiteranno subito gli acquisti ci saranno, altrimenti si rimanderà a giugno quando due pezzi importanti come Vlahovic e Milenkovic probabilmente se ne andranno.

A proposito anche in mezzo alla difesa la Fiorentina si guarda attorno: per il futuro, considerate anche le difficoltà di Nastasic, ci vorranno due elementi da inserire. E anche in porta, oltre all’ipotesi Cragno, esistono altre strade. Il futuro, probabilmente, non si chiamerà né Terracciano, né Dragowski, soprattutto se gli obiettivi diventeranno diversi e il secondo non firmerà il rinnovo contrattuale. Insomma, la sensazione è che tra questo gennaio e la prossima estate, nascerà davvero la squadra del futuro. Con la speranza di essere in Europa, perché raggiungere l’obiettivo già quest’anno potrebbe voler dire arrivare con meno problemi a calciatori importanti, riuscire fin da subito a fare il salto di qualità approfittando del momento no di molte squadre.

Ripartire, nel 2022, con gli stessi ottimi risultati del girone di andata, sarebbe davvero importante. Naturalmente la condizione primaria è che Vlahovic continui a segnare con questa continuità. Se davvero arrivasse a trenta reti, se davvero vincesse la classifica cannonieri, allora le possibilità di tornare in Europa sarebbero moltissime. Poi sarà quel che sarà, ma prima ci sono tante altre reti da realizzare. Il budget per il mercato di gennaio c’è, a seconda delle opportunità. Quindici milioni sono già stati spesi, potrebbero essercene altrettanti se gli obiettivi faranno davvero fare il salto di qualità ad una rosa che, già adesso, sembra potersela giocare con tutti. Se non si vuole rischiare però, meglio giocare d'anticipo, come la Fiorentina ha già fatto con Ikoné.


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