Una (non) prestazione talmente brutta da non crederci nemmeno in casa Fiorentina. Quella venuta al Franchi lunedì sera, di certo, non è stata una squadra degna del massimo campionato di calcio professionistico. L’esonero pochi giorni prima di Shevchenko, dopo appena un mese, avrà mandato nella confusione più totale una squadra, che comunque non può presentarsi così a una partita di Serie A. Addirittura, sembrava che i giocatori in campo non aspettassero altro che passasse questa partita per ricominciare da capo con un nuovo tecnico. Così anche l’ex calciatore genoano Konko ci ha fatto una figura pessima.

La Fiorentina è stata perfetta nello sfruttare tutta la passività del grifone, che non solo non ha mai realmente impensierito i viola, ma è stato anche completamente rinunciatario nell’atteggiamento. La doppietta su punizione (per quanto calciate benissimo) presa da Sirigu ne è l’esempio lampante.

Qualcuno potrebbe fare un paragone con il brutto K.O. di Torino per 4-0. Italiano, però, era stato onesto in quel caso: la Fiorentina aveva saputo tardi di dover giocare e non aveva avuto il tempo di preparare la gara. Il Genoa, invece, aveva l’unica attenuante che la nuova proprietà sta commettendo gli stessi errori di Preziosi. Con l’arrivo del nuovo tecnico -che potrebbe essere il ritorno di Maran o un volto nuovo- gli allenatori a libro paga saranno ben 4. Il caos rossoblù è stato talmente evidente da riversarsi anche nel rettangolo verde. Si è lasciato travolgere da un’ottima Fiorentina, che ha saputo cogliere al meglio l’apatia degli ospiti.

LORENZO CIABATTINI


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