Quattro presenze per un totale di 68 minuti giocati: è questo lo score di Dusan Vlahovic nella prima metà di campionato. Corvino e Pioli hanno deciso ad inizio stagione di puntare sul giovane attaccante serbo come vice Simeone, una decisione che a posteriori possiamo ritenere sbagliata per diversi motivi. Innanzitutto l’ex Partizan è ancora troppo acerbo per la Serie A: i mezzi per esplodere e diventare un buon giocatore ci sono tutti, ma il ragazzo deve fare esperienza per crescere e maturare e la Fiorentina non può garantirgli il minutaggio necessario. Nella scorsa estate c’era chi lo riteneva già pronto per la Serie A, una linea di pensiero che il campo e le scelte di Pioli hanno spazzato via. Perché con un Simeone del genere bastava veramente poco per ottenere una maglia da titolare: il tecnico della Fiorentina invece, ad eccezione della gara contro il Sassuolo, ha sempre puntato sull’argentino nonostante le sue prestazioni negative. Nel mercato di gennaio Corvino rinforzerà la rosa di Pioli con un attaccante ( Muriel in pole position) e Vlahovic potrebbe andarsene finalmente in prestito, anche se con sei mesi di ritardo.


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