In queste convulse ore che hanno fatto seguito a Juventus-Fiorentina, abbiamo sentito e letto molti pareri più o meno illuminati. In questa seconda categoria si inserisce sicuramente l'intervento su Twitter del direttore di JTV, Claudio Zuliani, che ha addirittura provato a dare lezioni di regolamento al presidente viola, Rocco Commisso, evidentemente senza conoscerlo molto bene.

"Quando si schiaffeggia con la mano in area la palla si chiama rigore e quando ci si disinteressa della palla e si impedisce ad un giocatore di andare verso il portiere si chiama rigore". Tralasciando la prima parte della frase, visto che Commisso non si è mai lamentato del penalty fischiato per il mani di Pezzella, la seconda è assolutamente sconclusionata. Ceccherini non si è disinteressato affatto del pallone, anzi ha preso posizione proprio per riuscire a conquistarlo e ha anche, giustamente visto che è il suo mestiere, impedito a Bentancur di potersi presentare da solo davanti al portiere. Quello è un movimento normale per ogni difensore che giochi a calcio, come tra l'altro hanno sottolineato, tra gli altri, gente come Capello e Moggi, che non possono certo essere tacciati di essere dei cuori gigliati.

La prossima volta consigliamo al signore di rivolgersi a loro per ricevere lezioni prima di darle, sbagliando, ad altri.



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