Eclatante e con grande rilevanza in Italia ma anche all'estero. La protesta dell'attaccante del Brescia, Mario Balotelli, durante la partita contro il Verona è stata così. E' tornato ad avere grande risonanza il tema del razzismo all'interno degli stadi. E sulla stessa scia si è pure posto il giocatore della Fiorentina, Kevin Prince Boateng, che ha voluto ricordare quello che è successo a lui durante un'amichevole tra Pro Patria e Milan.

Quello che è accaduto al Bentegodi ha generato una riflessione importante anche all'interno della tifoseria gigliata. Ed è così che Sandor Zwack, fondatore del Viola Club Budapest, Danubio Viola, ma anche presidente del consiglio di amministrazione della Zwack Unicum Plc (l'azienda che produce il noto amaro) ha lanciato tramite una lettera scritta a La Repubblica, una proposta che farà discutere: "Chi mi conosce sa che sono tifosissimo della Fiorentina sin da bambino.. Ho seguito ieri quello che è successo a Verona durante la partita Verona-Brescia, con i soliti ululati e conseguente reazione di Balotelli. Francamente quando vedo o sento queste cose mi viene da vomitare. Oltretutto leggo sul giornale che tal Luca Castellini, indiscusso capo della tifoseria veronese, dice che Balotelli non potrà mai essere del tutto italiano, e che comunque non sono razzisti perché anche loro hanno un negro in squadra. Il problema signore e signori, è che la nostra tifoseria con questa gentaglia è gemellata da sempre. Io personalmente da tifoso viola con una tifoseria (che porta le bandiere con la svastica in curva) non voglio essere gemellato, anzi non voglio averci niente a che fare. Cosa mai possiamo avere noi, tifosi viola a che spartire con chi nel 2019 fa i versi della scimmia a un giocatore con la pelle scura? Che cosa? Allora se siamo così civili prendiamo ufficialmente le distanze da questi personaggi".


Rompere un gemellaggio che ormai dura da tantissimi anni. Questo è quello che chiede Zwack. Ma è davvero possibile che si possa arrivare a tanto?

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