Tre amichevoli e per tre volte il primo gol della Fiorentina è stato firmato da Giuseppe Rossi. Ora, anche a non voler scomodare Agatha Christie secondo la quale “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”, questi tre gol di Pepito (che poi sono quattro perché nella prima gara mise a segno una doppietta) hanno un significato preciso. Il dna di Rossi non è mutato a causa degli infortuni. E’ uno che ha il gol nel sangue, che vede la porta, la sente, ci dialoga. L’istinto lo porta ad essere sempre lì, nei pressi, al momento opportuno. L’intelligenza calcistica gli detta i tempi e i modi di esecuzione. La classe gli permette giocate che altri neanche osano immaginare.
Ma questo super eroe del pallone ha mantenuto intatti i suoi superpoteri? Oppure le traversie subite sono come la kriptonite per Nembo Kid e ne hanno indebolito poteri e facoltà? A vederlo in campo nelle prime tre amichevoli il cuore viola ne esce confortato. Certo, il Trentino Team, la Feralpi Salò e il Trapani non erano test impossibili. Ma questo valeva per Rossi come per gli altri giocatori in campo. Eppure la via del gol ogni volta l’ha trovata solo lui. Alla Fiorentina manca un attaccante che garantisca, per curriculum, un cospicuo patrimonio di reti in campionato. Kalinic, Ilicic, Bernardeschi, Zarate, Tello non offrono, al momento, un “minimo sindacale” di gol rassicurante. Rossi ha questo asso da giocare nella partita per convincere Sousa a puntare su di lui.
La scelta non è facile. Non si tratta solo di valutare l’apporto che Rossi può dare alla Fiorentina nella prossima stagione. Avendo il contratto in scadenza tra un anno, la scelta dovrà forzatamente essere lungimirante. Confermarlo in rosa significa essere pronti ad allungargli il contratto. Altrimenti la Fiorentina correrebbe il rischio di ritrovarlo e, immediatamente dopo, di perderlo a parametro zero. Oppure rinunciare subito a Rossi, monetizzando la sua cessione, col rischio però di vederlo rifiorire nel giardino di qualcun altro.
Per società, Corvino e Sousa una sorta di “lascia o raddoppia”. Ma non è un gioco.

4-3-2-1. Diks-Gonzalo-Astori- Alonso/ Borja Badelj ( leggermente piu’ arretrato degli altri due )Vecino / Rossi-Berna / Kalinic. Il modulo e’ modificabile, con l ingresso di Tello, sposti berna piu’ largo e diventa un 4-3-3. All’occorrenza 3-4-2-1 gonzalo-astori-tomovic / alonso-vecino-badelj-berna/ rossi-borja (o ilicic o zarate)/ kalinic (o rossi). Insomma a me non sembra una squadraccia
Ilicic però da un anno e mezzo si é messo a segnare con una certa costanza come ai tempi del palermo quando su 30 partite di serie A per 2 anni fece corca 10 gol a stagione, un gol ogni 3 partite ma ora ha segnato molto di più a dire il vero ,orache ha trovato posizione e si ambientato il suo lo fa alla grande anche sotto porta e senza essere prima punta.
Ruguardo a kalinic non é higuain ma compensa con il lavoro in appoggio alla squadra.
Riguardo a Rossi cmq se lui può reinventarsi dopo la sfiga che ha avuto é proprio giocando piu vicino alla porta.
Credo che il comtratto in scadenza peró peserá e pure la presenza di Zarate. Emtrambi non so e che Rossi purtroppo lo vedo solo come prima punta e quindi vice Kalinic che con Ilicic 20 gol im serie A li portano in 2 ma manca uno tipo Salah che porta una decina di goal , bernard 5 o 6 e idem rossi o zarate ma pepito se resta deve giocare titolare in coppa dove altri 6 gol li fa anche con una gamba sola e bendato e nel mentre testa.
Monica, Nembo Kid è il nome italiano di Superman. Probabilmente sei troppo giovane per saperlo. E anche per fare la maestrina… 😉
…matteini, la kriptonite è di superman, non di nembo kid!!! 😉 🙂
IO RADDOPPIEREI! Se Sousa trava un modulo da far giocare insieme lui Kalinic e Bernardeshi secondo me possono arrivare a 40 gol
Ho dubbi sulla tenuta fisica, ma lo abbiamo aspettato e curato x anni, a libro paga, e ora che pare in forma lo regaliamo x i capricci di Sousa? Io sto con Pepito, a Sousa va imposto di farlo giocare se continua cosi, prolungando il contratto, legandolo ai bonus.
Rossi e` un grande. Non si puo` discutere il suo talento anche se annacquato da infortuni ripetuti. Se come dice il buon Matteini il DNA del fuoriclasse non e` mutato, e` un capitale per noi basta che Sousa sappia cosa farne al pari di Bernardeschi. Fermo restando che la societa` comperi altra gente.
Auguri CAMPIONE!!!!!
Concordo con Francesco. Semplicemente un fuoriclasse !!
Semplicemente un fuoriclasse! Grande pepito.
Mi raccomando spacciamolo anche quest’anno come il nuovo acquisto e facciamoci prendere per le mele dalla società per l’n-esima volta.