Come sarebbe? Forte. Magari incompleta, non amalgamata benissimo nella chimica dei ruoli, ma dal talento straripante. Se la Toscana, come la Sardegna, avesse una sua "nazionale", al netti degli stranieri, sarebbe roba da quartieri altissimi. Da scudetto . Eh, si. Perché la difesa, anzitutto, sarebbe da grande ribalta europea. Coppia centrale Chiellini-Mancini, l'oggi e il domani, potenza e classe, esperienza e forza fisica. Il totem livornese,che non a caso un tale Josè Mourinho ha definito un docente di Harvard del ruolo, e l'emergente centrale atalantino, nato a montopoli, per il quale si stanno già scannando gli operatori di mercato, italiani e non solo. Sulle fasce il mestiere del pirata Andrea Masiello, pretoriano viareggino di Gasperini, e dall'altra parte Cristiano Piccini da Firenze, 27 anni, uno che a Valencia, dove gioca trattano come fosse Leo Messi. E infatti il Mancio lo convoca stabilmente nella "vera" nazionale. Ah, qui abbiamo anche le riserve, anche se gli interessati magari si offenderebbero: Rugani e Barzagli, scusate se è poco, lucchese l'uno, fiorentino di Fiesole l'altro. Centrocampo. Qui il talento non manca, anche se magari qualcuno dovrebbe adattarsi a compiti tattici un po' diversi dal solito. Sulla destra Federico Mattiello del Bologna, nato a Barga, 24 anni. Uno che ha vissuto un personale calvario fatto di tanti incidenti fino alla stagione della consacrazione che sta vivendo con il Bologna. Per Inzaghi era inamovibile, per Mihajlovic meno. Al centro, ma sì, mettiamo l'esperienza di Emanuele Giaccherini detto "Giaccherinho", 33 anni, aretino di Bibbiena. Anima del Chievo, ultimo ad arrendersi in questa stagione maledetta. A sinistra un "prestito" dalla serie B, Alessandro Diamanti da Prato, 36 anni. Uno che nella serie cadetta ci sta per sbaglio già 9 gol con il Livorno e giocate da ribalta europea, con quel sinistro. Ed eccoci al trio d'attacco: Zaniolo-Pavoletti-Bernardeschi, ovvero un livornese in mezzo a due apuani. Nicolò è considerato il giocatore più futuribile d'Italia, prototipo del calciatore moderno, contrasto e gol, inserimento e tackle, fortissimo di gambe. Di Bernardeschi, "santificato" dalla Champions, sappiamo tutto. Leonardo Pavoletti, 10 gol in stagione, è l'idolo dell'intera Sardegna, tra i primi tre colpitori di testa d'Europa. Dimenticavamo l'allenatore: tra Allegri, Spalletti, Mazzarri, Sarri, scegliamo Max per il palmares. (Fonte: Il Tirreno)


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