Fiorentina-Genoa, oltre a essere una partita fondamentale per il destino di due squadre che si giocheranno la permanenza in Serie A, rappresenterà il ritorno al Franchi (da avversario) di Cesare Prandelli dopo quasi 7 anni. Per l’occasione abbiamo contattato Silvia Berti, addetta alla comunicazione dell’ACF Fiorentina durante il periodo della gestione Prandelli e grande amica dell’attuale allenatore dei grifoni.

Su di lui ha detto: “Conoscendo Cesare sono convinta che vivrà la partita in maniera serena. È una persona seria e, nonostante il suo importante passato con la Fiorentina, affronterà la sfida con la professionalità e l’equilibrio che lo hanno sempre contraddistinto.”

Parlando invece dell’attuale situazione societaria, e in particolare del settore comunicativo del quale si occupava, la Berti non sembra avere ha dubbi sulle problematiche esistenti: “La comunicazione all’interno della società ha delle lacune perché non è gestita da veri fiorentini. Per interagire con una piazza difficile come Firenze bisogna esserne parte e capire cosa vuol dire essere un fiorentino. Qui si vive tutto in modo viscerale e lo stesso tifo viola racchiude in se un vero e proprio stato d’animo. Questa è un’accusa che muovo in generale a tutta la società viola e continuo a sostenere che i Della Valle non abbiano voluto capire la situazione. La passione è fondamentale per gestire realtà come quella della Fiorentina e penso che questa sia stata una delle carenze più importanti che ha caratterizzato e sta caratterizzando l’attuale proprietà.”

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