Giovanni Simeone ha toccato anche altri argomenti nel corso della sua intervista a Radio Bruno Toscana: "Rapporto con Chiesa? Anche se molti dicono il contrario, con Federico ho un ottimo rapporto. Se non ci passiamo la palla non significa niente, sono situazioni che in campo possono succedere. Muriel? Con lui ho legato molto perchè entrambi siamo sudamericani. Benassi capocannoniere? Vuol dire che la squadra non si concentra su un unico giocatore per fare gol, quindi gli avversari devono stare attenti a tutti noi e non solo a uno. Soprannome Cholito? Da piccolo mi dava fastidio, poi però tutti mi chiamavano così e allora mi sono arreso. So molto bene chi sono io, quindi diciamo che preferisco non legarmi a mio padre in questo senso. Attesa della semifinale di Coppa Italia? E' assurdo che due partite del genere vengano giocate a due mesi di distanza. In questo modo è difficile anche gestire le forze e le risorse, e un intervallo di tempo così ampio pesa anche a livello mentale. Comunque sappiamo che la partita di Giovedì è decisiva e per questo vogliamo arrivarci al meglio, sopratutto rispettando le nuove richieste di Montella. Già contro il Bologna secondo me si è visto un miglioramento dal punto di vista difensivo, perché non abbiamo rischiato praticamente nulla. I risultati sono negativi, ma ciò non significa che stiamo lavorando male; semmai significa che dobbiamo essere più concentrati e determinati ad invertire la tendenza. Precedenti con l'Atalanta? Abbiamo capito che sono partite pazze, può succedere di tutto. Eventuale finale? Non ci ho mai pensato sinceramente, ho in testa soltanto la semifinale di ritorno".

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