Quest'oggi l'ex centrocampista di Fiorentina e Napoli Fabio Rossitto, in una lunga intervista a Footbalnews24 ha avuto modo di commentare la Fiorentina: sia quella attuale di Vincenzo Italiano, che quella del Rossitto giocatore. Queste le sue parole

Che idea ti sei fatto di Napoli e Fiorentina? È stata una sfida molto particolare, importante per entrambe, e che metteva di fronte due squadre che complessivamente giocano molto bene a calcio. Le espulsioni certamente hanno condizionato la gara, sono cambiati gli equilibri, e lì i viola sono stati più compatti e concreti. La Fiorentina ha fatto un gran risultato vincendo a Napoli. I nuovi acquisti della Fiorentina? Sono rimasto molto stupito da Piatek, è un giocatore particolare. Appena arrivò al Milan fece subito bene, poi non ho capito cosa sia successo ma si è un po’ spento. Comunque stiamo parlando di uno che ha il gol nel sangue. Alla prima occasione ha timbrato subito il cartellino, non è un caso. Firenze potrebbe essere la piazza giusta per lui. Pensi che Piatek e Vlahovic possano giocare insieme o uno rappresenta l’alternativa dell’altro? A mio avviso non sono compatibili, in particolare nel sistema attuale della Fiorentina. Visti i risultati non credo che Italiano cambi modo di giocare. Sono due finalizzatori che hanno bisogno di spazio, schierarli l’uno accanto all’altro intaserebbe l’aria. Credo comunque che Piatek sia stato preso per un motivo ben preciso, sostituire immediatamente Vlahovic oppure esserne l’alternativa sino a fine stagione. Che ricordo ho dei momenti in viola? Ovviamente ho dei ricordi pazzeschi, sono grato di aver realizzato tutto questo. Ancora oggi solo a ripensare alla musichetta della Champions League mi vengono i brividi, devo tanto al calcio. La cosa più bella è che ho vissuto questi momenti in una grande squadra, essere stato protagonista a Wembley con la maglia della Fiorentina non ha prezzo, mi ritengo davvero molto fortunato. Lo stadio o ambiente in particolare che ti ha impressionato più di altri? Sarebbe facile dire Wembley e Old Trafford, soprattutto a Manchester dove il tifo è impressionante. Tuttavia, mi ha colpito parecchio anche quando siamo andati a giocare in casa del Valencia, al Mestalla. In quella partita c’erano una confusione e un tifo clamorosi”


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