Ad agosto alla base della scelta di non agire sul quinto esterno c'era anche la volontà di non "fare ombra" ai presenti in rosa, ad esempio Riccardo Sottil, prodotto del vivaio ancora da valorizzare. A pochi mesi di distanza, alla Fiorentina è venuto appetito e con un Sottil tutto sommato progredito, rispetto al poco che di lui si era visto fino a 2021 inoltrato, ha deciso di rilanciare e aumentare i cavalli nel motore dell'attacco. Per questo, nonostante le buone risposte del classe '99 ma anche quelle di Saponara e, in misura minore, di Callejon, si è deciso di puntare su Ikoné. Più concorrenza è sintomo di maggior competizione e di innalzamento del livello: da sempre e in ogni sport.

Per questo quello del "non voler fare ombra" è un falso mito, perché se Sottil ha stoffa (e in parte l'ha dimostrato) dovrà lottare ancor di più per emergere con la concorrenza anche del francese. A beneficiarne invece sarà Italiano e quindi la Fiorentina. Per questo l'arrivo di un nuovo esterno non è sinonimo di sfiducia verso il figlio d'arte ma, anzi, l'occasione per stimolarlo ulteriormente.


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