Nell'editoriale di Stefano Cappellini sull'edizione locale di Repubblica si parla di alcuni singoli, tra cui Sottil e Ikoné, ancora troppo incerto nel suo processo di evoluzione:

"E, prima o poi, dovrà essere il momento di Ikoné. Era il rinforzo di gennaio più atteso, fin qui ha fatto meno del previsto anche se era e resta ingiusto chiedergli di essere già determinante. Napoli è il campo giusto per verbalizzare che l’apprendistato italiano, nel doppio senso della serie A e di  mister Vincenzo, sta finendo. Di Sottil va capito se studia da Morfeo, tecnico ma inutile, o da Baiano, la seconda punta che ci manca come il pane. Anche se, lo abbiamo capito, in questo momento c’è un solo giocatore che ha di sicuro già i colpi per essere decisivo ed è Nico. La sua è già una stagione molto positiva, gli manca l’acuto da grande partita, è una grande occasione, il San Paolo è uno stadio argentino al punto giusto. Il resto deve farlo la mentalità. Quando una squadra comincia a vincere spesso 1-0 vuol dire che è cresciuta".


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