Lo avevamo detto. Anzi lo avevamo scritto. Nonostante, per i più, l’ipotesi restyling del Franchi fosse diventata la più probabile, abbiamo sempre sostenuto che nella testa della nuova proprietà della Fiorentina l’ipotesi più concreta era invece, ed è e rimarrà, il nuovo stadio. Anche perché quella del restauro è un'ipotesi che sta già trovando molti ostacoli. Due mesi per avere un parere, altri mesi per capire se e come farlo, con il rischio poi di spendere tanto per ‘ritrovarsi’ un lavoro a metà. Buttando via comunque tanto tempo, tante energie, tanti soldi.

Per questo, proprio per questo, il buon Rocco sta spingendo anche dialetticamente (‘se ci vogliono dieci anni lo stadio non lo faccio’) in una sola direzione: il nuovo impianto. Che rimane la soluzione più logica. Un fiore all’occhiello che alla nuova proprietà porterebbe grande lustro. Ma anche al Sindaco Nardella che, nel suo ultimo mandato, si ritroverebbe un gioiellino da regalare alla città e ai tifosi gigliati.

In questi giorni, nonostante le dichiarazioni ufficiali, si è lavorato moltissimo in questo senso. Anzi, ci sarebbero già tre progetti, tre stadi differenti, da valutare, da scegliere. L’idea è quella di un impianto all’avanguardia, che potrebbe portare proprio il nome di Mediacom, da circa 50 mila posti. Quando Commisso tornerà, tra circa un mese, a Firenze si deciderà ufficialmente verso quale direzione andare. Senza tornare indietro, senza se e senza ma.

Certo, occorre far veloce, perché le dichiarazioni della nuova proprietà vanno sempre nella stessa direzione: fast, fast, fast. Centro sportivo a Campi Bisenzio e nuovo stadio alla Mercafir. Tutte le strade sembrano andare verso questa direzione. A meno che, davvero, non ci si accontenti di un ‘piccolo’ restyling del Franchi. Che, però, non risolverebbe i ‘problemi’ di questi ultimi venti anni. La viabilità di Campo di Marte nei giorni delle partite, la possibilità di parcheggi e strutture annesse, la famosa storia delle concessioni Fiorentina-Comune. Commisso non ci sembra il tipo che si accontenta, pur di fare qualcosa. Lo abbiamo scritto e lo ripetiamo oggi: entro Natale sapremo. Questa volta in modo definitivo. Rocco è ripartito per New York con tanto materiale in mano da far valutare attentamente ai ‘suoi’ tecnici. Quando tornerà, deciderà.


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