Negli ultimi giorni si sta parlando molto del fatto che il più importante investimento della nuova Fiorentina di Pradè e Montella sarà in attacco. Sono già usciti diversi nomi, tutti con caratteristiche ben inquadrate: forza fisica e movimenti da centravanti finalizzatori come Pavoletti tanto per dirne uno.

Nell’attesa di sviluppi e della veridicità delle trattative, è curioso constatare come il mister campano il meglio della sua ancora breve carriera da allenatore, lo abbia tratto avendo a disposizione attaccanti più di movimento rispetto a veri e propri stoccatori. Basti pensare al primo anno a Firenze con Jovetic e Ljajic, proseguendo negli anni successivi con un meraviglioso Giuseppe Rossi fino ad arrivare al “piccoletto” Wissam Ben Yedder, autore di 22 reti, a Siviglia.

Sono da sottolineare invece le difficoltà avute da Montella nello sfruttare al meglio numeri 9 classici come Mario Gomez e Carlos Bacca ma anche lo stesso Fabio Quagliarella, nella seppur breve esperienza alla Sampdoria.

Andando ancora in questa direzione, sarebbe curiosa anche la conferma di Simeone, certamente rapace d’area ma dalla proprietà tecnica non eccelsa. Staremo a vedere cosa riserverà il mercato e soprattutto come verrà costruita la squadra in attacco, una cosa è certa: Pradè non può non tenere di conto di questo fattore al momento della scelta definitiva. (Giacomo Trambusti)


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