Il suono del silenzio. O meglio "The Sound of Silence". Lo cantavano nel 1964 Simon&Garfunkel e adesso, lo esegue Federico Chiesa. Dal suo rientro dalle nazionali, Federico Chiesa non ha aperto bocca. Neanche un suo rappresentante diretto, come il padre. Silenzio, totale.

Qualche like su Instagram, qualche foto in maglia azzurra o con la bella Benedetta e poi niente più. Un silenzio che fa male e che nasconde dentro di sè tanti significati.

Il primo è quella voglia di andar via frenata dal nuovo Presidente e che, se non gestita bene, gli si ritorcerà contro. Infatti, a meno che la Famiglia Chiesa non esponga alla Fiorentina il desiderio di andare portando la Juventus da Rocco Commisso, il giocatore resterà a Firenze.

Chiesa ha un contratto fino al 2022, firmato senza alcuna costrizione, da rispettare. E quindi, se vuole andare, prima deve far sborsare i soldi alla società bianconera.

E' un silenzio che fa male. Fa male a quei tifosi che ci avevano creduto in Federico Chiesa e che sono stati ripagati con questo silenzio. Duro, cattivo ed anche un po' ingrato verso una città che ha sognato fin dal primo giorno con il numero venticinque.

E' un silenzio alimentato anche dalla nuova proprietà che, fin dal primo momento, non ha mai nascosto la voglia di tenere il giovane gioiellino rompendo le uova nel paniere a chi aveva già fatto altri accordi di mercato.

E' un silenzio che nasconde e non fa capire le reali intenzioni del calciatore. Prima amato ed ora neanche più considerato come idolo. Anzi, più continua questo silenzio, e più che questo rapporto tra Chiesa e Firenze sembra deteriorarsi.

"In bocca chiusa un c'entra le mosche" dice un vecchio modo di dire toscano. Federico apri la bocca e dì cosa vuoi fare. Questo silenzio non conviene a nessuno.


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