Ha lasciato tutti a bocca aperta la scelta di Stefano Pioli di sostituire Giovanni Simeone con Cyril Thereau a venti minuti dalla fine della partita contro il Bologna: nessuna chance per Dusan Vlahovic, che proprio ad inizio anno è stato insignito del ruolo di 'vice Simeone'. Una precisa scelta tecnica o un messaggio, neanche troppo velato, a Pantaleo Corvino? E' questo il dubbio che aleggia, anche perché l'ex Udinese non aveva ancora giocato una partita in stagione e aveva saltato le ultime due per infortunio. Thereau è ampiamente fuori dal progetto tecnico viola e a gennaio, nel caso in cui dovesse arrivare un'offerta soddisfacente per tutte le parti in causa, se ne andrà da Firenze senza troppi rimpianti. E allora qual è il senso di preferirlo a Vlahovic? Il giovane attaccante serbo è subentrato a Simeone in tre partite, collezionando però appena quindici minuti: un minutaggio chiaramente troppo basso per poter esprimere un giudizio. La scelta di Pioli potrebbe quindi essere interpretata come un messaggio alla dirigenza, un invito a rinforzare il reparto offensivo nel mercato di gennaio e ad affiancare a Simeone un attaccante di livello.


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