L'Onorevole fiorentino di Italia Viva, Gabriele Toccafondi è intervenuto a Radio Bruno parlando di una risposta del MiBact: "Spero che si possa migliorare l'Artemio Franchi. Nella mia domanda  era molto semplici: "Il ministero sta vedendo di rivedere la norma per i beni artistici?". La risposta l'avete letta, non mi pare ci sia. Che il Franchi sia un monumento è un dato di fatto, che c'è una proprietà che gestisce la squadra e usufruisce e c'è un impegno assoluto privato anche questo,è un dato di fatto. Se non interveniamo, il tema è chi paga la manutenzione del Franchi?"

E poi: "Io ho fatto l'esempio del Flaminio. Non mi sembra che abbia fatto una bella fine, la storia del Franchi è diversa ma c'è questa preoccupazione. Il tema è reale, solo se c'è una modifica normativa. La non risposta all'interrogazione è preoccupante. Da non tecnico, quando a essere tutelate sono le curve, il rischio è che un soggetto che investe risorse per uno stadio moderno dove si vede bene la partita, va in contrasto. E' equilibrio sottile e i due interessi non coincidono".

E sui tempi del Semplificazione: "E' all'interno di un discorso che riguarda gli impianti sportivi, questi devono avere una loro funzione al passo coi tempi. Il tema è capire come migliorare l'Artemio Franchi. Non nasce, il decreto, per questo motivo. Noi diciamo che le infrastrutture sono un tema fondamentale, in questo momento sono un volano. Tra queste c'è anche lo stadio. Se già prima lo stadio era oggetto di valutazione positiva, adesso con la crisi lo è ancora di più. Se il privato mette risorse proprie, deve essere aiutato. Scrivere un decreto non è semplicissimo, anche per questo ho voluto fare questa interrogazione in questo momento storico"


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