Ci sono tre buoni motivi per accendere i riflettori su Torino-Fiorentina, scrive questa mattina La Nazione. Il primo riguarda lo scontro tra Commisso e Cairo andato in scena i questi anni di gestione americana a Firenze. Motivazioni prettamente di carattere personale e giornalistico, con il patron granata che gestisce una bella fetta dei quotidiani italiani. C'è poi un ottavo posto in ballo, perché sia Monza che Bologna hanno superato le due formazione nella lotta a una casella di classifica che potrebbe voler dire Europa. Chi perde, dovrà dire quasi certamente addio a questa corsa, ma inevitabilmente la partita di oggi non può rappresentare una priorità per Italiano e i suoi ragazzi.

Poi c'è il terzo punto, che si lega a quest'ultimo: la gara di questo pomeriggio farà da cuscinetto tra la festa di Basilea e la finale di Conference raggiunta e l'altra finale, quella di Roma di Coppa Italia contro l'Inter. Al grande appuntamento mancano solo tre giorni e la priorità per la squadra viola è la coppa nazionale. Servirà una partita perfetta, ma intanto c'è da rimettere i piedi per terra dopo la festa. Oggi è l'occasione giusta.

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