Se il calciomercato in entrata della Fiorentina è uno dei più interessanti e attivi di tutta quanta la Serie A, al tempo stesso sul fronte cessioni si muove ben poco. A livello giovanile, il discorso cambia: tanti hanno già salutato Firenze per una nuova esperienza, alcuni anche a titolo definitivo, come Ghidotti e Lovisa. Efficiente l’asse Fiorentina-Reggina: Niccolò Pierozzi, Duțu e Agostinelli hanno scelto la Calabria amaranto per farsi le ossa in Serie B.

Tornando alla prima squadra, però, non c’è più posto per alcuni calciatori. L’arrivo di Gollini significa anche l’addio di Drągowski, che però fatica a trovare una destinazione. La Premier League non è un’opzione: secondo le regole entrate in vigore post Brexit, il polacco ha disputato troppe poche gare nell’ultima stagione per un trasferimento in Inghilterra. Ci hanno provato l’Espanyol e il Celta Vigo, ma i primi hanno scelto Lecomte e i secondi sono stati rifiutati dal giocatore, che preferirebbe rimanere in Italia. Ad oggi, l’unica opzione viva è lo Spezia. Anche Luca Ranieri è già all’uscio. Si parla di un possibile ritorno alla Salernitana, ovvero l’opzione che il classe ‘99 preferisce maggiormente; anche Iervolino sta valutando e potrebbe presentare una prima offerta ufficiale nel corso della prossima settimana.

Erick Pulgar è forse la cessione più necessaria per la Fiorentina, che deve liberare il famoso slot degli extracomunitari dopo l’arrivo di Dodô. In precedenza, ci hanno provato dal Brasile e dall’Arabia Saudita. L’accelerata più significativa l’ha fatta il Flamengo, ma non ci sono ancora segnali per chiudere l’operazione, forse anche a causa del malcontento generale dei tifosi rossoneri. Il capitolo Kokorin è ormai una questione a parte: non si parla più di cessione, ma di una rescissione pressoché impossibile, dato che il russo non ha la minima intenzione di rinunciare allo stipendio che percepirà fino al 2024.

Ci sono anche altri possibili partenti da tenere in conto, ma per loro non c’è fretta, anzi, magari Moena ha complicato la vita a Vincenzo Italiano. In primis, c’è Christian Kouamé, reduce da una buona stagione in Belgio e dal valore di mercato ancora interessante. La partenza rimane l’opzione più probabile, magari proprio con un ritorno all’Anderlecht. È rientrato da un prestito anche un silenziosissimo Marco Benassi: chissà che, da terzino o mezzala, non rientri nelle ultime file delle gerarchie. Da valutare cosa ne sarà di Matija Nastasic, che non ha mai pienamente convinto. Attenzione, inoltre, al destino di Gabriele Gori, che da ormai quattro stagioni gira per l’Italia in prestito, ma che non ha più un’età così attrattiva per questo tipo di operazione. Le altre due strade sono una permanenza come riserva o un addio a titolo definitivo.

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