Sì, la Fiorentina ha vinto. Ci voleva. Quel macigno pesante è scivolato via però che paura. Dal 79’ minuto, ovvero quando Bonazzoli ha accorciato le distanze, sul Franchi è salita un’ansia generale.

Lo spettro di Parma (contro l’Atalanta) è tornato. In tanti hanno pensato: “Vai, un si vince neanche oggi”. Invece, con caparbietà e con una Sampdoria poco concreta, la Fiorentina è tornata a vincere dopo più di duecento giorni.

Una vittoria scacciapensieri ma che ha mostrato una squadra fragile, principalmente dal punto di vista psicologico. Infatti, una volta subito goffamente il gol doriano, tutti i meccanismi si sono inceppati. La Fiorentina si è sgretolata, incredibilmente, dopo più di 75 minuti di buon gioco.

La squadra di Montella è entrata in confusione e, in campo, si è visto. Poca lucidità, passaggi non conclusi e una mentalità non certo vincente ed il tuffo di Pol Lirola è la dimostrazione ben precisa di questa confusione.

Serve cambiare passo, acquisire decisione e voglia di vincere. Qualità che espone, in ogni passo ed azione, il Mago Franck Ribery.

Uscito il francese, proprio come contro l’Atalanta, la squadra è calata ed ha perso fiducia. Contro il Milan serve un’altra vittoria per confermare lo stato di forma e togliere definitivamente questa fragilità.


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