Un murale per Davide Astori. E’ questo il bellissimo progetto di Cure2Children Onlus, co-promosso dal Comune di Firenze e di cui abbiamo scritto proprio tra le nostre pagine qualche giorno fa. “Ogni bambino ha diritto di giocare la sua partita”. Sono queste le parole che l'ex capitano della Fiorentina ha dedicato, quando era testimonial della Fondazione Cure2Children a tutti i bambini del mondo. Mai banale sul campo, con la sua inconfondibile eleganza calcistica; dono raro per i difensori. Mai banale fuori dal campo, dove non si risparmiava a esprimere anche concetti “scomodi”. Mai banale, nemmeno nello scegliere la Fondazione Onlus a cui legarsi. Ma questo è il punto su cui torneremo qualche riga più sotto. Durante questo periodo di festività, la redazione di Fiorentinanews.com ha deciso di scendere nel dettaglio dell’iniziativa contattando Roberto Valerio, membro del direttivo di Cure2Children.

Tra migliaia di Fondazioni Onlus presenti sul territorio italiano, è stato lo stesso Davide Astori a scegliere Cure2Children quasi quattro anni fa. L’eterno capitano viola ha dedicato alla Fondazione  il proprio volto ma anche ‘impegni economici’. Non proprio un vezzo comune tra i tantissimi testimonial che prestano la propria “faccia” per varie Onlus.

La storia tra Davide Astori e la Fondazione, parte da “lontano”. “Tutto è nato grazie ad un membro dello staff di Cure2Children che lo conosceva – spiega Roberto Valerio – Ed è iniziato tutto a Moena, in un ritiro della Fiorentina nel luglio 2017. Quella fu l’occasione in cui Astori venne a conoscenza della nostra Fondazione. Davide mostrava attenzione per le realtà povere. Tanto che lui stesso amava andare in vacanza proprio in questi luoghi”.

Davide Astori e la cultura dei viaggi. Un altro elemento che allargava in qualche modo lo spessore umano della persona, prima del calciatore. “Incontrando noi – continua Valerio – capì che in qualche modo, avevamo visto lontano”.

Cure2Children è infatti una Fondazione Onlus diversa dalle altre. Quando la maggior parte delle associazioni lavora con sistemi d’accoglienza, la strategia di Cure2Children è quella di aiutare le realtà più povere ma lavorando in loco. “Molte di queste realtà – spiega Roberto Valerio, membro del direttivo di Cure2Children – hanno le condizioni minime per fare cose importanti già direttamente da loro e per poter camminare con le proprie gambe”. Ed è questa la strategia che aveva capito anche Astori, per poter vincere, non solo sul rettangolo verde. “Noi forniamo supporto sul posto così come acquistiamo noi i primi farmaci salva vita per i bambini. Ma a svolgere il lavoro sono sempre i professionisti locali. E su questo tema, abbiamo video che lasciano e che testimoniano questo, con medici pakistani, indiani, cingalesi che svolgono il primo intervento da soli sotto la nostra supervisione. E questo è fondamentale per l’apprendimento dei medici dei luoghi dove operiamo”.

Cure2Children riesce a fare tanto, con poco. Ed è questo ciò che ha affascinato Davide Astori. Un’organizzazione piccola ci soffermiamo alle modeste donazioni che le giungono, ma grande, sui numeri dei pazienti curati che non ci sono organizzazioni al loro pari nel mondo dell’onco-ematologia. Ad esempio, per realizzare il numero di trapianti di midollo fatti da Cure2Children in un anno dovremmo mettere insieme tutti i centri pediatrici italiani. E nel mondo della scienza e dell’oncologia, sono i numeri a fare la differenza. Tanta differenza.

La vera e propria svolta per quanto riguarda il legame tra Davide Astori e Cure2Children si “materializza” nel novembre del 2017. “Massimo Cremasco sta passeggiando in via delle Terme a Firenze – racconta Valerio – quando si sente chiamare da lontano; era Davide. Ed è proprio lui a fornire a lui il proprio numero di cellulare per poter far parte della nostra famiglia”. Poi, il ricordo delle parole stesse del capitano viola. “Con Francesca abbiamo deciso di sostenere Cure2Children. Vediamoci a pranzo”. “E’ stato lo stesso Astori – continua Valerio -  ad avvicinarsi alla Fondazione. Ci ha spiegato subito che lui non voleva solamente apparire, ma contribuire anche a livello economico. E anche questo è stato un gesto molto bello. Stiamo diffondendo il suo nome in India e vorremmo dedicare qualcosa alla sua memoria anche li”.

Il Murale per Davide Astori, sarà realizzato a maggio 2021 dallo street artist Giulio Rosk, nel quartiere dell’Isolotto e, grazie alla collaborazione con il Comune di Firenze, è stata individuata una grande parete esterna di un condominio situato in via Canova. “Questa iniziativa - conclude Valerio - nasce per rendere onore alla memoria di Davide. Era un atleta che ha dato molto allo sport e soprattutto alla maglia che ha indossato. E’ l’occasione per cui in tanti si soffermeranno sull’impegno di Davide a riguardo di questi bambini che sono dimenticati da tutto e da tutti. Il primo impegno di Astori come testimonial di Cure2Children era quello di far conoscere al mondo la nostra visione. Abbiamo la certezza di raggiungere non solo la cifra per realizzare il murale, ma siamo sicuri che riusciremo a raccogliere anche una cifra per i bambini di Cure2Children. Anzi, direi proprio che dovremo chiamarli i bambini di Davide!”.


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