"Ad oggi ancora non siamo pronti per sostenere un tridente d'attacco", parola di Beppe Iachini che anche sabato in attacco ha scelto la coppia Chiesa-Cutrone, dando spazio poi a Vlahovic a gara in corso, al posto dell'ex Wolverhampton. E dire che la Fiorentina era sullo 0-0 contro il Genoa, ultimo, in una partita da vincere visti i prossimi complicatissimi impegni. Questione di equilibri da rispettare, che sicuramente il tecnico conosce meglio di tutti ma per ora il tabù tridente va avanti, nonostante gli annunci estivi in cui il 4-3-3 sembrava dover essere dogma imprescindibile. Ne va dell'impiego ad esempio di Riccardo Sottil, fresco di rinnovo, ma usato ancora con il contagocce: ieri sembrava il contesto perfetto per inserirlo e provare a dare una sterzata ad un match un po' bloccato. Si è preferito invece la conservazione, tutt'altro che priva di rischi (senza Dragowski sarebbe finita male, pur con uno schieramento "equilibrato") con un difensore come Venuti a fare l'"esterno a tutto campo" (tra mille virgolette) e addirittura la riesumazione di Maxi Olivera al suo posto: in compenso però non si è neanche provato a vincerla sfruttando tutte le armi a disposizione. Un vero peccato, sperando che anche su questo la Fiorentina possa crescere e permettersi uno schieramento un po' "spericolato".


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