Il momento che sta attraversando Giovanni Simeone è di quelli difficile, senz'altro il più complicato dal suo arrivo alla Fiorentina: due gol in otto partite, di cui di fatto inutile e buono solo per le statistiche contro il Chievo, e tantissime insufficienze nel resto delle partite. Ma attenzione a dare tutte le colpe al Cholito: c'è da ammettere che i suoi due compagni di reparto, Chiesa e Pjaca, sono due giocatori egoisti, che spesso pensano prima al gol che all'assist. A testimoniarlo il numero di palloni toccato ieri dall'argentino, che però ha sprecato l'unica vera occasione capitatagli nella partita.

Un altro tema importante è senz'altro il numero di partite giocate fino ad ora: Simeone ha giocato nove partite su nove, rimanendo in campo in sette di queste per tutta i novanta minuti. Senza dimenticarsi delle due convocazioni in Nazionale, che non gli hanno mai permesso di riposarsi e di recuperare dalle fatiche del campionato. Una bella gioia sicuramente a livello personale, che lo gratifica per quanto fatto prima con il Genoa e poi nella prima annata in riva all'Arno, ma che gli ha fatto perdere energie importanti. A questo si aggiunge una reale mancanza di alternative: Pioli può contare soltanto sul baby Vlahovic, classe 2000, subentrato a San Siro contro l'Inter e negli ultimi minuti della sfida contro il Cagliari. Il serbo non è ancora pronto, pur essendo un calciatore promettente, e Pioli ha spesso scelto di tenere in campo il Cholito anche quando non era probabilmente il caso.

E qui entra in gioco il calciomercato, con il mancato acquisto da parte di Corvino di un vice Simeone, un giocatore esperto in grado di dare il cambio a partita in corso all'argentino o magari di partire dal primo minuto in caso di bisogno. Una mancanza che oggi inevitabilmente si sente, e non poco. Basta soffermarsi sugli attaccanti di riserva delle altre squadre in lotta per il settimo posto, che ricordiamo è l'obiettivo più o meno dichiarato dalla proprietà della Fiorentina: l'Atalanta ha Barrow come sostituto di Zapata, il Torino Zaza come vice Belotti e la Sampdoria Kownachi e Caprari come rincalzi di Quagliarella e Defrel. Pioli invece ha il solo Vlahovic, per non parlare di Mirallas che sarebbe sicuramente adattato al ruolo di punta centrale.


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