Il 14 maggio 2000 è un giorno che tutti i tifosi della Fiorentina ricordano molto bene. Non tanto per la vittoria sul Venezia che valse la qualificazione in Coppa Uefa, quanto per il protagonista assoluto di quel pomeriggio: Gabriel Omar Batistuta. Si trattava infatti dell'ultima partita del Re Leone con la maglia della Fiorentina. Niente di ufficiale, ma ormai era più di una voce e lo stesso Trapattoni, d'altronde, lo aveva confermato. Il Franchi allora è tutto per lui, e contro Cecchi Gori. Ma per Batistuta la partita col Venezia non è solo una passerella per salutare la città, bensì una vera e propria missione. Quella di realizzare almeno tre gol, per superare il record di marcature con la maglia viola detenuto da Kurt Hamrin. E l'attaccante argentino, come nella più bella delle favole, ci riesce. Al 7' devia in porta un tiro di Pierini, al 19' spedisce all'incrocio una punizione dalla distanza e all'83' fulmina il portiere in uno contro uno. L'esultanza dentro la porta, disteso a terra, commosso. Come tutto il Franchi. Firenze saluta uno dei più grandi attaccanti, forse il più grande, che abbia mai vestito la maglia viola. Un signore, prima di tutto, che ancora oggi viene idolatrato e ricordato con affetto. Batistuta fa parte della storia più illustre della Fiorentina, e il record stabilito quel giorno ne è un'ulteriore dimostrazione.


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