Per diversi anni, Andrea Vannucci, è stato l'assessore allo sport del Comune di Firenze. Dal Comune sta cercando adesso di fare la scalata a consigliere regionale, perché è uno dei candidati del PD alle prossime elezioni che si terranno domenica e lunedì prossimo. "I miei ricordi più belli legati alla Fiorentina durante il mio assessorato sono diversi. Innanzitutto mi viene da dire la vittoria dello Scudetto con la squadra femminile; fu un momento importante e ci fu anche una grande dimostrazione d'affetto nei confronti delle ragazze nel giorno della partita decisiva al Franchi. Un altro è la vittoria in Europa League a Roma, un 3-0 netto e una serata bellissima. Così come bellissimo il gol che Salah realizzò a Torino contro la Juventus, il primo nella semifinale di andata di Coppa Italia. Purtroppo però devo dire che non dimenticherò di certo il 4 marzo del 2018 che è una data indelebile per chi tifa viola (con la morte di Astori ovviamente ndr).

Nel suo periodo da assessore allo sport ha avuto modo anche di confrontarsi con i Della Valle e di parlare di un tema, lo stadio della Fiorentina, che è un tema dirimente di questa campagna elettorale. Che sensazione aveva avuto con loro?
"C'è stato uno scollamento con la città a seguito del famoso comunicato del 2017 e non è diverso il rapporto che c'è stato con l'amministrazione. Ho avuto ottimi rapporti con Gino Salica che è stato il presidente della risalita. Ho anche vissuto il salutate la capolista, la Fiorentina prima in classifica. Diciamo che è stato un po' un otto volante".

L'amministrazione Nardella della quale fa ancora parte ha puntato molto sul discorso Mercafir. Non pensate, vedendo come sono andati i fatti, che si sia sprecato solo molto tempo e basta? Non vi viene da dire "perché lo abbiamo fatto"? 
"Quando si amministra una città bisogna cogliere tutte le opportunità si presentano davanti. La Fiorentina dei Della Valle presentò un progetto preliminare proprio sull'area della Mercafir, un qualcosa che è sfumato con il passaggio di proprietà. La proposta Mercafir credo che sia stata molto interessante, ne sono convinto ancora. Detto questo la possibilità di intervenire sul Franchi è l'opportunità più bella per la città. Avere uno stadio a due passi da casa è un qualcosa che è impagabile e bellissimo per tutti i fiorentini".

A proposito di Franchi, l'emendamento sugli stadi che è stato trasformato in legge in Parlamento, potrebbe dare a suo avviso la spinta decisiva alla Fiorentina per puntare su quell'impianto?
"Non dimentichiamoci mai che Il Franchi fu la prima opzione di Commisso. L'area Mercafir fu un'alternativa a quello stop. La nuova legge apre un'opportunità sullo stadio che prima non c'era e quindi può cambiare le carte in gioco".

Che idea si è fatto di Commisso?
"Ho avuto l'occasione di conoscerlo il giorno della finale del calcio storico dell'anno scorso, quando è stato Magnifico Messere. Ho visto un grande trascinatore. Mi è sembrato il suo un atteggiamento da vero uomo di sport, rimase colpito e affascinato da un qualcosa che non aveva mai visto prima. Mi auguro che possa portare in alto la Fiorentina, questo mercato è partito bene. Kouame grande potenziale, Amrabat pure, Bonaventura è un gran giocatore. Il ritorno di Borja Valero poi mi fa un grande piacere, perché è un giocatore legato alla squadra e alla città. Può fare bene all'interno dello spogliatoio e sul campo un riferimento come lui".


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