L’iter del nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, sui terreni ex Enel nella piana di Ripoli, è già avviato. Lunedì scorso si è tenuto un vertice a cui hanno partecipato per la Soprintendenza gli architetti Valerio Tesi (che si occupa del Franchi) e Michele Cornieti, responsabile della zona di Bagno a Ripoli; per la Fiorentina Rocco Commisso, Joe Barone e l’architetto Marco Casamonti dello studio Archea che sta elaborando il progetto; per il Comune di Bagno a Ripoli il sindaco Francesco Casini e l’architetto Antonino Gandolfo responsabile del settore urbanistica.

Architetto Cornieti, di cosa avete parlato?
E’ stata una prima chiacchierata nella quale abbiamo spiegato a Commisso che si tratta di un’area sotto tutela paesaggistica ma non per questo ci sono preclusioni da parte nostra.

Quali sono le problematiche da tenere presenti?
Occorre verificare la compatibilità dell’intervento su un’area con valori paesaggistici. Il progetto ancora non c’è, però ci è stato spiegato che ci sarà una prevalenza di spazi a prato per allenamenti. Terreni di gioco che hanno una trama meno rigida degli impianti sportivi forniti di gradinate e piste. I campi non avranno tribune e dovranno accordarsi con la trama fondiaria della zona. Per esempio i canali di regimazione delle acque sono elementi che andranno riconosciuti e preservati. Occorrerà uno studio approfondito.

Sono previste nuove costruzioni?
Pochi nuovi volumi. Comunque non dovranno essere superate le altezze dell’edilizia storica sull’area, cioè tre piani, e dovranno essere nella zona adiacente alla viabilità esistente. Previsto il recupero della villa storica.

Quali punti avete già affrontato?
Abbiamo discusso delle linee guida, spiegato che il progetto deve fare i conti con il contesto. Non è facile far capire la nostra impostazione a chi viene da un Paese che ha un’ottica molto diversa dalla nostra nel campo paesaggistico e della tutela.

Quali sono i prossimi passi?
Ci sarà un’interlocuzione tra Soprintendenza e progettisti della Fiorentina per arrivare ad una soluzione progettuale condivisa. Inoltre andranno affinati gli strumenti urbanistici del Comune di Bagno a Ripoli (attualmente in fase di revisione ndr) col progetto.

Tempi previsti?
Quando sarà calibrata la previsione urbanistica del Comune, ci vorranno alcuni mesi, si dovrà avere la piena conformità del master plan alle nostre indicazioni e quindi si potrà passare al progetto definitivo.

Qual è il primo giudizio della Soprintendenza su questo intervento?
E’ l’occasione per valorizzare un’area di alto pregio, attualmente sottoutilizzata ed in degrado. Per questo pensiamo al progetto di un centro sportivo non tradizionale, cioè recintato da una siepe che oscura allo sguardo le attrezzature, ma che segue un nuovo concetto secondo le nostre linee guida.


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