Una giornata storta ci può stare. Ma se di mestiere fai il calciatore e di ruolo il difensore centrale, allora non puoi rilassarti neanche un secondo. Soprattutto se ti ritrovi davanti un Parma che si affaccia pochissime volte dalle parti di Lafont ma abile a sfruttare le ripartenze e a colpire nel momento giusto con freddezza e velocità. Quella di Vitor Hugo - scrive La Repubblica - è stata una gara da dimenticare. Il liscio sul pallone che permette a Inglese, in diagonale, di battere il portiere viola. E poi quel fallo da ultimo uomo su Biabiany, proprio durante una ripartenza, e il rosso diretto che lascia la tua squadra in dieci. Bastano pochi giorni per passare da una prova maiuscola, quella di San Siro contro il Milan, a una gara dove ti ritrovi tuo malgrado protagonista in negativo. Ci può stare, sia chiaro. E gli applausi di parte del pubblico viola al momento dell’uscita dal campo sottolineano come i tifosi abbiano capito l’umore del difensore brasiliano.


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