"Voglio bene a Iachini ma...". Il clima che si è creato intorno alla Fiorentina, alla sua panchina e al suo allenatore è diventato significativo. Da circa quarantotto ore, infatti, Giuseppe Iachini è l'indiziato speciale e tra IachiniIn e IachiniOut il concetto che più si sente è questo.

Iachini è amato e continua ad esserlo, da tutti. Ma come ex calciatore della Fiorentina e come uomo, non come allenatore viola. Ed è un po' il riassunto delle ultime giornate.

Il mister ieri è arrivato presto al Centro Sportivo salvo poi uscire per andare dal Presidente Rocco Commisso e da Daniele Pradè. Il colloquio, pranzo a detta della dirigenza, è durato più di un'ora ed è culminato con il discorso liberatorio di numero uno viola che ha difeso l'allenatore dicendo che "non è mai stato messo in discussione".

Questo può essere anche vero, visto che Iachini è stato confermato dal Presidente in persona, ma di certo non saranno le parole di Commisso a tranquillizzare la situazione. Anzi, si creerà ancor di più un clima da "Voglio bene a Iachini ma..." in vista della sfida contro l'Udinese.

Commisso parlerà nelle prossime ore con la squadra per comunicare l'unità tra dirigenza e mister e, chissà, che qualcuno dentro lo spogliatoio non voglia remare contro al destino di Iachini. Gli atteggiamenti visti contro lo Spezia tra le sbuffate, le braccia larghe e le smorfie non fanno presagire niente di buono.

Che il tecnico sia una brava persona nessuno lo mette in dubbio, ma qualche giocatore potrebbe unirsi al "Voglio bene a Iachini, ma..." per provare a dare una scossa in una squadra che è decisamente più forte dell'anno scorso e che non può giocare partite come quella di domenica.


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