​​

Mordini

Inizia la nuova stagione calcistica e a Firenze si percepisce qualcosa di bello e di positivo per la Fiorentina. Il tecnico Stefano Pioli, che ha già guidato la squadra dal 2017 al 2019, torna con uno scudetto in tasca, tanto entusiasmo, esperienza e voglia di fare bene. Per lui sarà una sfida stimolante perché dovrà migliorare la posizione acquisita nella scorsa stagione da Raffaele Palladino, ovvero un sesto posto e cinque punti in più rispetto a quelli fatti il precedente campionato, numeri che la Fiorentina non raggiungeva ormai dal 2015 (quinto posto allora con Paulo Sousa in panchina).

La Fiorentina dei giovani

L'aria è cambiata in società: non c'è più l'ansia della vendita dei migliori giocatori e per la prima volta è stata costruita una squadra partendo da una base solida, composta da big come De Gea, Dodô, Gosens e Kean. A questa lista di capisaldi aggiungiamo anche elementi come Mandragora, Comuzzo, Fagioli e il capitano Ranieri. Gli acquisti fatti fino ad oggi confermano la volontà della società di investire su elementi italiani, giovani e con delle prospettive e l'ingaggio di Viti e Fazzini sono la conferma. Su quest’ultimo ci sono grandi aspettative, è un tuttofare per il centrocampo con una buona visione di gioco, fiuto del gol e grandi doti di recupero palla. Anche Ndour, a mio avviso, può essere utile alla causa viola dopo il buon campionato Europeo con la nostra Under 21, come potrebbe essere funzionale Bianco reduce da una buona stagione a Monza

Sottil deve soltanto cambiare atteggiamento, mentre Fortini...

Non va sottovalutata la conferma di Gudmundsson che dovrà dimostrare molto di più del campionato scorso, in cui ha fatto soltanto la comparsa; lo stesso discorso riguarda Sottil che potrebbe avere un'ulteriore chance. Riccardo vorrebbe fiducia e, se gli verrà data, ha le doti necessarie per poter brillare: i colpi non gli mancano, la tecnica nemmeno, e salta l'uomo come pochi. Deve solo cambiare atteggiamento. 

Il reparto degli attaccanti è cambiato con l'arrivo di Edin Dzeko: i suoi 39 anni non sono pochi, però è integro e con tanta voglia di dare apporto ed esperienza alla causa viola. E, non a caso, i suoi 46 gol fatti in due anni con il Fenerbahçe sono un bel biglietto da visita. 

Quanto a Fortini riteniamo questo ragazzo forte e lo ha dimostrato alla Juve Stabia, squadra con la quale ha fatto un eccellente campionato di B; è da tenere sicuramente in rosa. 

La nuova strada intrapresa dalla Fiorentina

Capitolo uscite: ci saranno molte partenze a partire da calciatori come Infantino, Ikone, Nzola, Kouame... tutti elementi da terza fascia. Per completare la rosa e salire quel famoso scalino in più mancano ancora due-tre giocatori: uno su tutti il regista, poi un altro attaccante e un rinforzo davanti alla difesa. Se la società confermerà la strada intrapresa e consegnerà a Pioli la rosa completa il più velocemente possibile, la Fiorentina tornerà competitiva ad alti livelli lottando per i primi cinque posti della classifica.

Concludiamo commemorando Celeste Pin. Dopo tanti anni trascorsi in trasmissione a Il Salotto del Calcio, possiamo dire che era una persona perbene, un professionista vero e lo ricordiamo con tutto il cuore.


💬 Commenti (1)