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Dodô
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina perde a Leicester nella sua prima delle tre amichevoli in questo ritiro in Inghilterra. Al ‘King Power Stadium’ finisce 2-0 per la squadra di Cifuentes, con le reti di Jordan Ayew e Fatawu. Un test tutt’altro che impeccabile per la squadra di Pioli, ma che inevitabilmente merita una premessa doverosa. La partita impone pochi spunti tattici, né offre un ampio ventaglio di indicazioni su come sarà la squadra di questa stagione: per un’ora vanno in campo alternative e giocatori non al massimo della loro condizione. Tanti titolari entrano a cavallo del 60’, ma il resto della sfida non offre chissà quante occasioni da segnalare. Il disegno di questa Fiorentina, insomma, non è chiaro né può essere definito da questo pomeriggio, che comunque non ha regalato uno spettacolo esaltante.

I promossi: Dodô entra e si sente, Martinelli riesce a mettersi in mostra

Dodô: gioca l'ultima mezz'ora ma si vede più di tutti gli altri. Il brasiliano galoppa indisturbato sulla sua fascia e crea pericoli, perdendosi in una circostanza nelle sue giocate ma mettendo i compagni in condizione di impensierire la porta del Leicester. Interessanti i cross per Kean e per Gosens.

Martinelli: non è un protagonista assoluto della sfida, ma “salva il risultato”. Pur se un 3-0 sarebbe stato eccessivo, il classe 2006 deve mettere le mani su quanto fatto. Para le conclusioni di El Khannouss e di McAteer consecutivamente, ci mette la pezza in un altro paio di circostanze.

Richardson: si vede la parte di ritiro finalmente svolta assieme al resto del gruppo. Se contro la Carrarese era logicamente emerso un centrocampista acerbo e indietro di condizione, oggi le sue risposte sono decisamente più positive. Non brilla, ma offre gli spunti più interessanti. Spesso parte anche da posizione più avanzata, in qualche occasione si è scambiato con Sabiri.

I bocciati: non è il pomeriggio di Parisi, Beltran in difficoltà

Parisi: vince il malaugurato premio di peggiore in campo. Non commette tanti errori, ma fin dalle prime battute sembra un po' spaesato e cambia troppo spesso posizione. Suoi gli errori su entrambi i gol, soprattutto sul primo dove perde il rimpallo con Fatawu da cui nasce la rete di Ayew. Non il suo pomeriggio.

Beltran: candidatura inevitabile, forse un po' “cattiva” e non necessaria ma questo racconta la partita. Bello il tunnel su Vestergaard e la volontà d'animo di inizio ripresa. Per il resto è completamente perso, solo e fa tanta fatica a fare a sportellate con la difesa del Leicester. Vista la poca propensione offensiva della Fiorentina fino al 60' e le pochissime opportunità di attaccare, molta della responsabilità non dipende solo da lui. Trama simile allo stesso Beltran visto recentemente.

Viti: sbaglia una lettura in impostazione, ma fortunatamente rimedi subito con un intervento. In generale non sembra ancora lucidissimo e al top della condizione, ma nel suo caso è più che comprensibile. Dato il lavoro personalizzato svolto per gran parte della preparazione, arriverà pian piano a una versione migliore.


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