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Dzeko
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Primi giorni di preparazione per la Fiorentina e prime amichevoli dalle quali trarre alcuni spunti di riflessione su calciatori e moduli di gioco. Cerchiamo di fare delle considerazioni sulla Viola che sta nascendo, in attesa ovviamente del calciomercato che migliorerà la squadra, dopo che Pioli avrà fatto le opportune valutazioni sulla rosa oggi a sua disposizione.

Fiorentina: chi scende e chi sale dopo queste prime 2 apparizioni

Se è il centrocampo una delle zone di campo che vedrà ancora delle modifiche da qui a fine mercato, con l’ingresso probabile di due nuovi giocatori, è anche questo il reparto in cui chi c’è oggi vuole vendere cara la pelle. E così, dopo la tripletta di Ndour contro la Primavera, ieri contro il Grosseto è stata la volta di Alessandro Bianco a regalare una prestazione positiva condita con un goal su scavetto davvero niente male.

Il tutto mentre in una squadra di riserve e giovani spicca la prova di Džeko, che avrà anche 39 anni, ma che sembra essere alla Fiorentina già da parecchio tempo. E non soltanto per i due assist al bacio di ieri sera o per il goal contro la Primavera, ma per come si muove libero e sicuro lungo tutto il campo. Non sono queste ovviamente le uniche note positive, ma per approfondire le altre aspettiamo impegni più improbi per la compagine gigliata.

Tra le note meno liete, invece, il nervosismo, se vogliamo, inspiegabile di qualcuno. A cominciare da quello di Fabiano Parisi, che sicuramente ieri non ha disputato una cattiva partita, ma con troppe energie impiegate a protestare di continuo contro arbitro ed avversari (in particolare con Della Latta). Lo stesso dicasi per Riccardo Sottil, che dopo un fallo subito da Ciraudo, per poco non si trasforma in un combattente di lotta greco-romana

Sottil e Bianco: due modi opposti, insomma, di vivere il proprio futuro precario alla Viola.

Pioli ed il modulo di gioco: avanti con 3 attaccanti?

Oggi nel calcio parlare di moduli fissi è sbagliato, lo ha ricordato giustamente lo stesso Mister Stefano Pioli in sede di presentazione come nuovo allenatore della Fiorentina. Una prima indicazione, però, dalle partitelle di allenamento e dalle amichevoli sembrano portare verso una declinazione del 3-5-2 in chiave più offensiva e cioè verso un 3-4-2-1 o 3-4-1-2. Con una costante comunque: tre giocatori prettamente d’attacco contemporaneamente in campo.

È ovviamente presto per capire se tale scelta sarà quella definitiva, ma l’ex allenatore del Milan sta cercando di trovare e di dare alla squadra degli equilibri partendo da soluzioni razionalmente spregiudicate ed offensive. Il popolo viola, da sempre di palato molto fine, aspetta fiducioso lo scorrere degli eventi.


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