Vincenzo Italiano è ormai vicinissimo a diventare il nuovo allenatore della Fiorentina, una telenovela infinita che finalmente sembra essere giunta a conclusione. In attesa che sia il campo a parlare, della questione abbiamo parlato con l'ex tecnico viola Aldo Agroppi:

Ritiene che Italiano sia il nome giusto per la panchina della Fiorentina?

"I nomi sono tutti giusti e tutti sbagliati. L’allenatore da solo non è determinante, non vince lui le partite. Certo c'è differenza tra uno scarso e uno bravo, ma alla fine in campo ci vanno i calciatori. La squadra vince perché l’attaccante segna, i grandi calciatori sono tali di natura e non per merito dell’allenatore. Il tecnico deve avere delle idee, gestire il gruppo dal punto di vista psicologico, ma alla fine ad essere decisivi sono sempre i calciatori. Un esempio che mi viene in mente è la prima Fiorentina di Prandelli, periodo in cui tutto osannavano l'allenatore. Vorrei ricordare che Cesare, per quanto bravo, poteva contare su attaccanti straordinari come Toni, Muto, Gilardino e Jovetic".

Finalmente la questione allenatore sembra prossima a chiudersi, ma secondo lei si è perso un po' troppo tempo?

"La situazione non era delle migliori, evidentemente la Fiorentina aveva trovato dei problemi seri per arrivare a Italiano. Comunque la parte più importante di una società non è l’allenatore, ma un presidente capace e presente e dei giocatori professionali, oltre a dei buoni collaboratori. L'allenatore deve ovviamente avere delle buone qualità, ma è ultimo in ordine di importanza".

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