La permanenza di Ronja Aronsson alla Fiorentina è stata breve. Un periodo che per la giocatrice svedese è stata una sorta di incubo, almeno a giudicare dalle parole che ha pronunciato parlando all'interno del podcast NSD Fotbollfredag.

"Era il caos ogni giorno - ha detto la Aronsson - non potevo sopportare di andare al campo. La gente piangeva nello spogliatoio".

E ancora: "Se sbagliavi qualcosa, un dribbling o un cross, ti gridavano "sporca puttana (testuale ndr)". Quella è stata la prima parola che ho imparato in italiano. Dopo un mese conoscevo tutte le parole simile a quella".

La Aronsson sottolinea come gli allenamenti della Fiorentina siano stati spesso caratterizzati da scoppi d'ira e attacchi verbali da parte dell'allenatore: "Quello non era calcio per me. Venivano fuori commenti del tipo che alcune giocatrici erano troppo grasse ed è per questo che perdevamo le partite, perché alcune ragazze non potevano correre. Potevi vedere persone sedute e piangere nello spogliatoio. Abbiamo provato a far rimuovere l'allenatore, ma il presidente si è rifiutato di assecondare la nostra richiesta".

 


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